L’APPELLO DEI FAMILIARI DI PADRE PAOLO DALL’OGLIO, A NOVE MESI DAL SEQUESTRO

Dal blog di Asmae Dachan:

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“A nove mesi dal sequestro del gesuita italiano Padre Paolo Dall’Oglio, rapito in Siria il 29 luglio 2013, i familiari fanno un appello per la sua libertà: «Chiediamo a chi lo detiene di dare a Paolo la possibilità di tornare alla sua libertà e ai suoi cari e a tutte le istituzioni di continuare ad adoperarsi in tal senso».
Father Paolo’s family is calling for his release, 9 months after he was abducted in Raqqa, Syria.
نداء من عائلة الأب باولو من أجل إطلاق سراحه بعد مرور تسعة أشهر على اختطافه في مدينة الرقّة في سوريا
Neuf mois après l’enlèvement du jésuite italien le Père Paolo Dall’Oglio, enlevé en Syrie le 29 Juillet 2013, les membres de sa famille font un appel pour sa libération: «Nous demandons à ceux qui le détiennent de donner à Paolo la possibilité de reprendre sa liberté et de revenir à ses proches, et à toutes les institutions de continuer à travailler dans ce sens».*
*Dalla pagina Facebook di Ziad Majed
Libertà per Padre Paolo, libertà per tutte le persone sequestrate in Siria, libertà per tutti gli innocenti nelle carceri del regime siriano.
Il popolo siriano è uno, il popolo della rivolta contro il regime è un popolo di pace, rispetto e convivenza.
Padre Paolo è uno di noi, un italo-siriano, uomo di dialogo, di coraggio. Un uomo di pace.
Fonte:

Salerno è “femminile palestinese”

Giovedì 6 marzo alle ore 19:00, presso il MARTE di Cava De Tirreni (Sa), prende il via, la rassegna “femminile palestinese – la donna, l’arte, la resistenza” con la conferenza di Isabella Camera D’Afflitto, arabista salernitana di fama internazionale (ordinario di letteratura araba alla Sapienza di Roma) che tratterà il tema del “femminismo arabo: dall’Egitto alla Palestina”.

Proprio in uno dei suoi ultimi libri “Cento anni di cultura palestinese” dedica una particolare attenzione al ruolo della donna dai primordi del femminismo alle più recenti battaglie per i diritti civili.

La rassegna “femminile palestinese”, curata da Maria Rosaria Greco, si inserisce nella campagna nazionale lanciata a Roma nello scorso gennaio, dall’associazione “Cultura è Libertà” che promuove e sostiene la cultura palestinese, in quanto espressione dell’esistenza e resistenza di un popolo a cui è negata la propria identità.

Nello specifico il progetto salernitano dedica una particolare attenzione al ruolo della donna in tutto il mondo arabo, all’importanza del contributo femminile nella cultura palestinese, alla capacità che le donne hanno di mettere in discussione i confini e le narrazioni dell’occupazione, dai movimenti femministi alle varie discipline della cultura e delle arti. La creatività contro l’occupazione, contro la colonizzazione, contro la diaspora, contro la discriminazione, contro la violenza.

“femminile palestinese” prevede quindi quattro appuntamenti, con la presenza di donne palestinesi o che parlano di Palestina, che attraverso il loro sapere scientifico-culturale e artistico sanno esprimere resistenza.

Il primo è la conferenza di Isabella Camera D’Afflitto. Il secondo è la proiezione di un film, con la partecipazione dell’autrice, la regista indipendente di Gerusalemme, Sahera Dirbas. Il terzo è lo spettacolo teatrale “Mi chiamo Omar” di Dalal e Omar Suleiman, scritto e diretto da Luisa Guarro, che si conclude con una cena araba. Il quarto appuntamento, è il concerto di Amal Ziad Kaawash, cantante e cartoonist. Figlia di profughi palestinesi, vive e lavora a Beirut e sarà a Salerno in prima nazionale con “Canzoni dalla Palestina e dal mondo arabo”. Con lei i musicisti Helmi M’hadhbi, Oud (liuto arabo) e John Salins, percussioni.

Il progetto salernitano è promosso da “Cultura è Libertà” e da “Osservatorio Palestina”, altra associazione che da anni diffonde tutte le culture del mediterraneo, e raccoglie il sostegno e il partenariato di molti attori locali: il Comune di Salerno, la Mediateca MARTE di Cava Dè Tirreni, la Fondazione Salerno Contemporanea, il Teatro Antonio Ghirelli (TAG), l’Università degli Studi di Salerno, la Rete Radiè Resh gruppo di Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto e l’ANPI sezione di Salerno, la sezione di Salerno delle “donne se non ora quando”, l’associazione Asinu.

Il calendario e le location nel dettaglio:


Le attività si svolgeranno in parte presso il MARTE di Cava De’ Tirreni, in parte presso l’Università degli Studi di Salerno e in parte presso il TAG di Salerno:

1. 6 Marzo 2014 – ore 19:00 – Isabella Camera D’Afflitto in “femminismo arabo: dall’Egitto alla Palestina” al MARTE (Mediateca, Arte, Eventi) di Cava De Tirreni. Benvenuto di Ermanno Guerra e Alfonso Amendola.

2. 25 Marzo 2014 ore 15:30 – Sahera Dirbas e la proiezione del suo film “Jerusalem Bride” all’Università di Salerno – Aula Imbucci. Saluti istituzionali di Ermanno Guerra. Presentano Alfonso Amendola, Isabella Camera D’Afflitto, Luca Ricciardi.

3. 24 Aprile 2014 ore 21:00 – Dalal e Omar Suleiman nello spettacolo teatrale “Mi chiamo Omar” scritto e diretto da Luisa Guarro al TAG (Teatro Antonio Ghirelli) di Salerno. Benvenuto di Antonio Bottiglieri. Conclusione con cena araba.

4. 11 Maggio 2014 – ore 21,00 – Amal Ziad Kaawash in concerto “Canzoni dalla Palestina e dal mondo arabo” in prima nazionale, al TAG (Teatro Antonio Ghirelli) di Salerno con i musicisti Helmi M’hadhbi, Oud (liuto arabo)e John Salins, percussioni.

leggi il link al blog di Cultura è Libertà:

http://palestinaculturaliberta.wordpress.com/salerno/

 

 

 

 

 

Fonte:

https://www.facebook.com/events/253318798182557/?ref=22