I GIOVANI DI DAMASCO CONTRO LE #BLOOD ELECTIONS: OPERAZIONE #011

 

 

1897971_1487276464839460_1237180827587477775_n30 maggio 2014 – Damasco

 

Operazione #011

 

Campagna di iniziative pacifiche dalla capitale Damasco

 

Per contrastare le bugie e le falsità che sta diffondendo il regime nell’ambito della Campagna elettorale  “Sawa” (insieme) – ribattezzate elezioni del sangue #BloodElections – un gruppo di giovani attivisti e attiviste hanno realizzato un sondaggio nel cuore della capitale Damasco. L’iniziativa è denominata #o11.

 

“Per quanto ci assedierete, la nostra voce non verrà mai repressa”.

 

Testimonianze:

 

1 – “In teoria io dovrei votare per questo regime e votare nuovamente bashar al assad, per la seconda volta, perché lui è l’unica persona che deve vincere le elezioni. C’è una costruzione che ormai ha 10 anni, dal 2004 al 2014, il dipartimento di matematica presso la facoltà di scienze, ebbene non hanno ancora finito di costruirlo. Dai, nel giro di 50 anni, quando prenderà il potere hafiz al assad junior, forse sarà terminato”.

 

2 – “Io sono diverso da tutti gli attivist – il tono è sarcastico – i, io voglio prendere parte a questa festa nazionale. Questa festa a cui prenderanno parte tutti i cittadini per votare il dottor bashar al assad. Questo medico che adesso ci darà la democrazia. Uccideremo i bambini e li metteremo tutti in un’urna elettorale. Ma noi, qui ad Al Ghouta, abbiamo un problema: non abbiamo nemmeno un’urna elettorale, né un seggio, non ne abbiamo. Se giri per tutta Al Ghouta non ne trovi. Chissà se se ce ne manderà con i suoi aerei, visto che ogni giorni li usa per mandarci regali. Potrebbe legare ad un barile un’urna ad esempio e farcelo gettare da uno dei suoi aerei. Se volesse mandarne due di urne, va bene ugualmente, ma che le mandi grandi. Li mandi quanto prima, qui la gente fa a gara per votare. Cosa dobbiamo fare noi, abbiamo solo lui… Dio lo maledica”.

 

3 – “Le elezioni di una singola persona, non abbiamo alternative… bashar hafiz al assad … Dio mio – sgnignazza – .

 

4 –  Dichiarazione rilasciata all’interno del Palazzo Alatham a Damasco: “Che razza di elezioni sono queste? Prima dovrei riconoscere questo regime per poi eleggerlo”.

 

5 – “Ma quali elezioni, si tratta solo di una farsa. E poi come la mettiamo con il sangue dei martiri e il grido dei prigionieri? Lasciaci in pace, basta pagliacciate. Io non voterò.

 

6 – Dichiarazione rilasciata all’interno della Moschea degli Omayadi a Damasco: “Mio fratello è rimasto ucciso durante un funerale a Kafar Susa. Ridatemi mio fratello e tutti gli altri martiri come lui. Poi fate le elezioni che volete”.

 

7 – “Perché mai dovremmo votare per lui? Per i martiri che sono caduti in questi tre anni? O per i detenuti che ci vengono restituiti ormai cadaveri? Per quale ragione dovrebbe rimanere bashar?”.

 

8 – “Se tu dovessi votare, per quale ragione dovremmo votarlo?  Siamo senza elettricità, né acqua corrente, né cibo, siamo ridotti alla fame. Tante donne sono state stuprate”.

 

9 – “Perché mai dovrei votare per questo regime che ha ucciso, che ha fatto fuggire migliaia di persone, che ha commesso crimini, ha ucciso mio fratello. E ora, dovrei votarlo? Perché mai dovrei votarlo? Cosa ci ha dato il regime per votarlo e per sostenerlo? O per dire, ok, siamo con lui. Cosa?”.

 

10 – “Certamente non prenderò parte alle elezioni. Di quali elezioni parliamo mentre la gente sta morendo?”.

 

11 – Località Baramakah – “Elezioni? Cosa significa elezioni? Assolutamente, non voterò”.

 

12 – “Noi eravamo soliti manifestare qui, all’interno della Moschea, era la nostra espressione di persone libere. Non prenderemo parte alle elezioni di bashar al assad. Non vogliamo questo regime. Il punto di cui il regime è più orgoglioso nel suo programma elettorale sono sicuramente i 600 bambini uccisi in una sola ora ad Al Ghouta”.

 

13 – “Di quali elezioni sta parlando? Prima non dovrebbe avere il pieno controllo del Paese? Quelli che hanno in controllo ora sono quelli di hales e abu alfadel alabbasi (terroristi di daesh e sciiti iraniani), la guardia repubblicana iraniana, le forze curde al nord, e le forze sciiti richiamate da tutto il mondo per dar man forte alle milizie di assad che sono impegnate a tormentare i civili nel cuore di Damasco. Perché non va a fare le elezioni nel suo quartiere e in quello vicino? Gli basterà”.

 

14 – “Ma quali elezioni vuole fare, se mio padre è stato ucciso, mio fratello arrestato e mio zio è caduto martire. Ma quali elezioni? Sono elezioni illegittime”.

 

15 – “Che Iddio ce ne salvi, ma quali elezioni? Noi qui a Qudsia siamo tutti contro assad. Lui ci ha uccisi, ci ha costretto alla fuga, ha distrutto le nostre case. Non ci ha permesso di vivere come tutte le persone del mondo, allora perché mai dovremmo eleggerlo? Perché?Esiste una persona razionale qui a Qudsia che lo voterebbe? Noi siamo contrari a tutto ciò”.

 

16 – “Stiamo per metterci a tavola, cosa c’è di meglio di un pranzo con il sottofondo dei Mig?”.

 

Fonte:

http://diariodisiria.wordpress.com/2014/06/02/i-giovani-di-damasco-contro-le-bloodelections-operazione-011/